Titolo dell’opera: Il Figlio dell’Aries
Tecnica: Surrealismo sportivo con pennellate da spogliatoio
Autore: Aries Media Team
Anno: 2025
L’Aries Trodica 04 conferma ufficialmente Marco Cicchine’ anche per la stagione 2025/26, l’ennesima della sua lunga storia d’amore con i colori beige-azzurro addosso.
Oggi lo abbiamo celebrato come si celebrano le leggende: prendendo un opera unica e ribaltandone il significato, proprio come lui fa con le partite difficili.
René Magritte dipinse Il Figlio dell’Uomo: un signore in giacca e cravatta con il volto coperto quasi interamente da una mela.

Solo che qui la mela è un pallone. E sotto quel pallone c’è la faccia di chi guida la squadra con la calma di chi ha visto di tutto e di più.
Il mister parla? Lui annuisce.
L’arbitro fischia? Lui trattiene i suoi.
Il compagno sbaglia? Lui lo guarda, sospira e dice: “Capita.”
Non serve altro.
“Il Figlio dell’Aries“ non è solo un’immagine.
È la filosofia del capitano.
Quella che non urla, non esagera, non si lascia trascinare dal caos.
Quella che ti fa credere che, con lui in campo, tutto sia sotto controllo.
Marco Cicchine’ non è solo il nostro capitano.
È quello che decide senza dover spiegare.
È quello che sta già cinque passi avanti quando gli altri arrancano.
È quello che ha visto fin troppe rimonte per farsi prendere dal panico.
Si dice che il vero leader sia quello che tutti seguono senza bisogno di parole.
Si dice che il vero capitano sia quello che ha già capito la partita mentre gli altri stanno ancora leggendo la formazione.
Si dice che sotto quel pallone che gli copre il volto ci sia il sorrisetto di chi sa già come andrà a finire.
La stagione 2025/26 è alle porte.
La fascia è al braccio. L’uomo è pronto.
E noi stiamo già più tranquilli.
Cicchine’ resta. Tira la bomba Cicchinè!!
